--- L'IMPOLLINAZIONE ---
L'IMPOLLINAZIONE
L’impollinazione è il trasporto del polline dall’antera allo stame nel fiore delle Angiosperme. Essa può avvenire con varie modalità e, in base ai fattori che sono implicati nel trasporto del polline, si distinguono i seguenti tipi di impollinazione: Anemogama, Idrogama, Zoogama.
La prima è quella dipendente dal vento, la seconda dall'acqua e la terza dagli animali. (In particolare si dice entomogama quella che avviene grazie agli insetti)
Le piante anemofile, cioè quelle che affidano al vento il compito di realizzare l’impollinazione, producono le maggiori quantità di polline perché la loro strategia riproduttiva abbisogna di grandi quantità per avere maggiori probabilità di realizzare l’incontro casuale con l’ "obiettivo".
Quelle entomofile invece ne producono quantità assai minori, avendo invece dei trasportatori molto efficienti e specifici.
È comprensibile quindi che le specie maggiormente rappresentate nei campioni del monitoraggio aerobiologico appartengano quasi esclusivamente a specie anemofile, sebbene molte piante si giovino di entrambi i meccanismi.
Naturalmente i fiori delle piante entomofile sono quelli più vistosi e belli perché devono attirare gli insetti, mentre i fiori di quelle anemofile sono molto semplici non dovendo “far gola” a nessuno.
È da ricordare che, per mantenere in purezza le caratteristiche di certe varietà o per costituirne di nuove oppure ancora per
produrre delle sementi ibride, può essere necessario ricorrere all’impollinazione artificiale.
Tali lavori sono eseguiti da Istituti di ricerca e ditte sementiere che operano in orticoltura, in floricoltura, in frutticoltura e sostanzialmente consistono nell’effettuare l’impollinazione manuale tra fiori della stessa pianta (quando questa è autocompatibile) o tra fiori di varietà o specie diverse opportunamente scelte.
Nel primo caso si tende a mantenere nei discendenti il maggior numero possibile di caratteristiche del genitore; nel secondo caso si cerca di riunire nei discendenti le migliori caratteristiche dei genitori o di esaltarle attraverso la produzione di ibridi.
Queste operazioni sono seguite da un costoso e paziente lavoro,
particolarmente lungo nel caso di alcune specie arboree, per arrivare alle piante da moltiplicare dopo aver individuato le caratteristiche del prodotto che si vogliono ottenere, come precocità, resistenza a malattie e parassiti, adattabilità alle varie condizioni di coltivazione, idoneità alla trasformazione industriale, conservabilità e resistenza ai trasporti.