QUESTO SITO SI PROPONE DI RENDERE PUBBLICA LA MERAVIGLIOSA ESPERIENZA DELL'AUTORE : UN VIAGGIO NEL MONDO DELLE PIANTE, ESSERI VIVENTI FORSE ANCOR PIU' EVOLUTI, DISCONOSCIUTI E TROPPO SPESSO SOTTOVALUTATI.
E’ noto da secoli che le radici delle piante terrestri traggono nutrimento dal suolo.
L’aggiunta di sostanze al terreno per stimolare la crescita delle piante è probabilmente vecchia come l’agricoltura stessa. Soltanto però nella prima metà dell’ottocento i botanici cominciarono a capire che crescita e sviluppo vegetale avvengono quando alle piante vengono dati alcuni elementi denominati “essenziali”: questi elementi sono assorbiti dalle radici come sali disciolti nell’acqua che è presente nel terreno.
Le piante si differenziano dagli animali per un importante aspetto: esse sono in grado di costruire tutte le molecole organiche complesse che costituiscono il loro corpo (proteine, vitamine, zuccheri, cellulosa ecc) a partire dai composti minerali semplici (inorganici) presenti nel terreno e nell’atmosfera. Sono dette per, ciò, autotrofe (che letteralmente significa “si nutrono da sole”), al contrario degli animali che sono eterotrofi perché sono incapaci di sintetizzare molte delle molecole organiche che formano il loro corpo, dovendo assumere molti tipi diversi di nutrimenti (proteine, vitamine, grassi, zuccheri ecc) per sostenere la loro crescita.
La nutrizione delle piante è per conseguenza molto più semplice di quella animale limitandosi a un ristretto gruppo di sostanze minerali, all’ anidride carbonica, all’ossigeno e all’idrogeno contenuti nell’aria e nell’acqua.
Gli elementi nutritivi che la pianta utilizza derivano dalla solubilizzazione dei minerali costituenti il terreno e dal riciclaggio delle sostanze organiche degli organismi in decomposizione che vengono di nuovo mineralizzate dai batteri e da altri microrganismi.
La concimazione consiste nel fornire gli stessi elementi in forma minerale o come sostanza organica da decomporre (concimazione organica).
Quali sono gli elementi indispensabili e in quale forma chimica devono essere presenti? Vi sono sedici elementi minerali, considerati indispensabili per tutte le piante superiori.
Innanzitutto Carbonio, Idrogeno ed Ossigeno, che la pianta trae dall’aria e dall’acqua e che non interessano la concimazione, poi vi sono tre elementi indispensabili in quantità relativamente grandi e detti quindi macroelementi che sono l’azoto (N), il fosforo (P) e il potassio (K).
Ve ne sono altri tre altrettanto indispensabili, ma in quantità minore: il magnesio (Mg), lo zolfo (S) e il calcio (Ca).
Infine vi è una serie di elementi, sempre indispensabili, ma in quantità relativamente piccole, detti microelementi: Boro (B), Cloro (Cl), Rame (Cu), Ferro (Fe), Manganese (Mn), Molibdeno (Mo) e Zinco (Zn).
Nella coltivazione in terra generalmente risultano carenti solo i tre macroelementi N, P e K oltre a forse Mg e Fe.
LUIGI VIGNALE
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